domenica 30 maggio 2010

Sand Art: i cerchi nel deserto del Nevada di Jim Denevan, la più grande opera d'arte del mondo.

Forse Jim Denevan non riuscirà a coronare il suo sogno di realizzare la prima opera d'arte interplanetaria, infatti, difficilmente la NASA gli consentirà di utilizzare i ROVER (i famosi robottini utilizzati nelle missioni spaziali) per disegnare delle linee sulla superficie di Marte, qualcosa di molto simile alle Linee di Nazca (Perù), però, l'artista californiano ha deciso comunque di stupire tutti con la sua Sand Art, per il momento fermandosi sulla Terra, che utilizza come una tela su cui dipingere solcando la sabbia, ma in futuro forse su Marte o sulla più vicina Luna, dove potremmo ammirare più facilmente l'opera d'arte più grande mai realizzata dall'uomo.

Jim Denevan è diventato veramente famoso da quando nel 2009 ha realizzato, nel Black Rock Desert in Nevada (USA), il più grande artwork del mondo, composto da centinaia di cerchi concentrici, di diverse dimensioni, del diametro totale di oltre 13 km, un disegno tanto grande da poter virtualmente contenere 176 campi di calcio.

Al 48enne Jim Denevan ed al suo team, sono serviti due anni per mettere a punto il metodo con cui realizzare il graffito da Guinnes dei Primati sulle sabbie del deserto, dopo diverse prove hanno legato delle pesanti catene ad un camion che, in base ad un algoritmo matematico e seguendo il segnale GPS di un navigatore satellitare, ha scavato nella sabbia innumerevoli e profondi solchi larghi sino a 9 mt, così facendo hanno reso l'opera visibile persino dagli aerei, infatti, diversi passeggeri delle linee aeree che portano a San Francisco hanno affermato di aver visto il graffito dai finestrini dei velivoli, forse anche per questo Richard Branson, proprietario della famosa compagnia aerea Virgin, si è complimentato personalmente con l'artista.

L'immagine in alta risoluzione dell'opera d'arte è esplorabile nel sito di Jim Denevan direttamente da questo link The world largest artwork.


posted by: Antonio Colaninno












mercoledì 5 maggio 2010

Sand Art: Gabriella Compagnone in finale a Italia's got talent

Kseniya Simonova, giovane sand artist ucraina, che nel 2009 ha vinto l'Ucraina got talent con una magistrale performance, miscelando sapientemente musica e sabbia, ha una degna omologa italiana in Gabriella Compagnone, unadiciannovenne di Terni che, come la ventiquattrenne Kseniya Simonova, è arrivata in finale all'Italia got talent 2010, format italiano del famoso contest televisivo che cerca e fa emergere talenti sconosciuti, e che nella nota versione inglese, Britain's got talent, lo scorso anno ha scoperto e premiato un grande talento comeSusan Boyle, definita un brutto anatroccolo con la voce di un cigno.

Nella prima semifinale andata in onda il 4 maggio su Canale 5, sono stati selezionati, dai 3 giudici, Maria De Filippi, Rudy Zerby e Jerry Scotti, e dai telespettatori tramite televoto, i primi sei finalisti del contest, che prossimamente si sfideranno nella finale con altri sei talenti.

La sfida finale potrebbe rivelare un grande talento come la cantante inglese Susan Boyle o la sand artist ucraina Kseniya Simonova, poichè le rispettive omologhe e talentuose italiane,Carmen Masola e Gabriella Compagnone, hanno buone chanche di vincere il contest italiano.

In questo post parlo di Gabriella Compagnone perchè condivido la sua passione per la sabbia, e spero vinca il contest italiano dei talenti, su facebook si è già costituito un gruppo di suoi fan, vi segnalo qui il relativo link Note di Sabbia per maggiori informazioni e foto, il filmato su youtube è stato bloccato per motivi di copyright da RTI.

Note di sabbia è un gruppo di artisti così composto:

Gabriella Compagnone, sand artist
Carolina Varela, voce
Alessandro Bravo, piano
Vincenzo Rito Liposi, contrabbasso
Fabio D' Isanto, batteria

posted by: Antonio Colaninno









































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